Katiba aveva notato la loro assenza, più di una volta e parlandone con Fatima e Lucrezia avevano concluso che ci voleva un luogo d’incontro per spingere le donne straniere a partecipare di più.
Le grandi e accoglienti tende montate
nel deserto magrebino potevano suggerire l’idea giusta, che si è concretizzata
nel 2017: una volta al mese si apre “La tenda del te internazionale ed
interculturale”, un luogo aperto alle donne di tutti i paesi rappresentati
nel territorio di Spinea, gustando i cibi di quei paesi e bevendo il te.
La Tenda del tè è nata come luogo di incontro e scambio di esperienze e culture
per le donne del territorio che ora non parlano solo del loro paese di origine
ma anche di relazioni (con i mariti, i figli, gli anziani) cosicchè il dialogo
su questi temi tra straniere ed italiane è diventato sempre più interessante.
“La tenda del te ha per me un fascino indescrivibile già a partire dal
nome che richiama intimità, condivisione apertura e rispetto”, dice Paola. “Una sala, un’aula, si
trasforma, per incanto, grazie ad abili mani di donne che hanno cucito,
confezionato, donato e che con sacrificio ripetono ogni volta il rito
dell’allestimento, in un salotto caldo ed accogliente che riceve donne
desiderose di scambiarsi informazioni, poesie,canzoni, cibo ma soprattutto vita”.
Donne di ogni paese testimoniano le culture da cui provengono senza bisogno
di tante parole e apprezzano le tradizioni diverse senza bisogno di tanti
gesti. Una lezione di rispetto che va letta fra le righe e che va ben al di la
della mera convivialità.
Accade poi che donne portano altre donne e nascono amicizie e incroci tra
adulte e giovani.
“Insomma, alla Tenda del te ogni volta è una festa” –aggiunge Amparito- “ed è come scambiarsi una visita tra popoli diversi”.
La cultura, la storia, la musica e il te di un popolo, accorciano distanze che sembravano enormi. Sotto la stessa tenda.
Giovanni