Anche la gente comune deve conoscere le conseguenze deleterie del Protocollo Immigrazione previsto dal Tribunale di Venezia contro le persone più fragili, che per molti aspetti è in contrasto con le normative vigenti.
La Campagna Sulle soglie senza frontiere si fa portavoce di tanti operatori che accompagnano i richiedenti asilo proprio nelle fasi più delicate delle udienze, quando i diritti della persona andrebbero ancor più salvaguardati e giudica molto negativamente il previsto Protocollo, in questi giorni contestato da molti.
Tutti devono sapere che, nelle intenzioni del Protocollo, si vorrebbero ridurre le garanzie di difesa vietando all’avvocato di intervenire all’udienza di audizione del ricorrente, attraverso discriminazioni e violazioni della privacy in materia di informazioni sanitarie e obbligando l’avvocato a tradurre documenti anche quando la normativa non lo prevede.
Sulle soglie senza frontiere appoggia la denuncia sottoscritta da molti avvocati e sostenuta anche da associazioni quali l’ASGI e Giuristi Democratici e denuncia la gravità del progetto previsto che, invece di puntare a proteggere la persona più fragile garantendone i diritti, sembra escogitare tutte le procedure per complicare la sua difesa.
Tutti devono comprendere che una così evidente scarsa considerazione dei diritti dei più deboli riguarda ogni persona, bel al di là delle complesse procedure giuridiche sconosciute ai più.
Campagna Sulle soglie senza frontiere
Firenze, 21 marzo 2018
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