Con “Casa Karibu” vogliamo accorciare le distanze tra noi e i migranti perché la paura ci fa perdere l’occasione di conoscere le loro storie, comprendere le ragioni del loro migrare. Per questo il modello di accoglienza pensato da Karibu, se per certi certi aspetti segue le linee guida europee ed assume l’aspetto di un CAS (Centro di Accoglienza Straordinario), per altri versi può vantare un valore aggiunto: i volontari dell’associazione che affiancano l’Ente gestore per tutto quello che riguarda la parte relativa all’integrazione e all’inserimento, anche lavorativo, degli ospiti.
Vorremmo iniziare a capire, anche insieme a loro, cosa la politica e ognuno di noi può fare per aiutarli nel loro Paese, per favorire una crescita culturale indispensabile per poter pensare ad un futuro socialmente, ambientalmente ed economicamente più sostenibile. Vorremmo dimostrare che la multiculturalità non è una barriera ma una risorsa per migliorare insieme il mondo in cui viviamo.